“Mi hanno consigliato di assumere collagene di tipo II per le articolazioni, quale tipo di collagene contiene il vostro?”
Per il nostro corpo ha alcuna importanza il tipo di collagene che assumiamo, perché quando ingeriamo il collagene per poter essere assorbito dall’intestino deve essere “spezzettato” nei singoli aminoacidi di cui è costituito o in piccoli gruppetti di essi. Il fatto che questi aminoacidi provengano da collagene di tipo I, II o altro non fa alcuna differenza. Il nostro corpo poi userà parte di questi aminoacidi per costruire nuovo collagene.
Comunque: il nostro collagene contiene principalmente collagene di tipo I e in piccola parte collagene di tipo III, in quanto è ottenuto dalla pelle di bovini (allevati al pascolo).
Nel nostro corpo esistono molteplici tipologie di collagene, ad oggi se ne conoscono 29, ma vediamo solo i due principali:
Tipo I: circa il 90% del collagene presente nel corpo umano. Lo si trova in pelle, ossa, tendini, arterie, cartilagine fibrosa e cornea.
Tipo II: cartilagine ialina, corpo vitreo.
La cartilagine ialina è liscia e flessibile ma meno resistente alla trazione rispetto alla cartilagine fibrosa. Si trova nelle articolazioni (cartilagine articolare), nelle estremità delle ossa lunghe (cartilagine di accrescimento), nella trachea, nei bronchi e nel naso. Riduce l’attrito nelle articolazioni, ammortizza gli urti ed è coinvolta nella crescita ossea. È il tipo più comune di cartilagine.
La cartilagine fibrosa è densa, molto resistente alla compressione e alla trazione ed è più rigida rispetto alla cartilagine ialina. Si trova nei menischi del ginocchio, nei dischi intervertebrali, nella sinfisi pubica e in alcune articolazioni (es. temporo-mandibolare). Assorbe urti e fornisce resistenza meccanica in aree sottoposte a forti sollecitazioni o pressione.
L’artrosi è una patologia legata al deterioramento della cartilagine. Nella maggior dei casi è dovuta all’invecchiamento (più del 70% delle persone oltre i 55 anni ne soffre) ma può essere causata anche da una postura errata che fa lavorare male l’articolazione. Per esempio dopo un incidente se non recuperiamo in modo corretto la muscolatura del ginocchio, questo può lavorare non in asse e usurare la cartilagine del ginocchio. Un’altra causa possono essere ginocchia vare o vaghe. Anche l’obesità contribuisce al deterioramento della cartilagine.
Il collagene può aiutare? Esistono diversi studi (1,2) dove si osserva che l’assunzione di collagene sia benefica per le articolazioni, ma dimostrare che l’assunzione di collagene possa diminuire l’incidenza dell’artrosi richiederebbe studi molto lunghi e molto costosi perché bisognerebbe un ampio gruppo di persone per decenni. Chissà, magari un giorno la fondazione Live Better avrà noi i soldi per finanziare questo studio… Sarebbe anche bello effettuare uno studio sull’incidenza dell’artrosi in popolazioni che vivono in maniera ancestrale, tipo gli Hadza.
Quello che è certo è che ci sono moltissime evidenze anedottiche: migliaia di persone in tutto il mondo riportano che l’assunzione di collagene ha migliorato le loro articolazioni. Purtroppo le evidenze anedottiche però non sono evidenze scientifiche, in quanto sono esperienze personali che potrebbero essere influenzate da molti fattori.
Non è necessario assumere per forza il collagene, basta consumare abitualmente alimenti ricchi di collagene come: gelatina, nervetti, pelle di animali (quella più ricca è quella di maiale), tagli ricchi di collagene come la coda bovina. (3)
BIBLIOGRAPHY
1) https://pmc.ncbi.nlm.nih.gov/articles/PMC8521576/
2) https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/30368550/
3) https://fdc.nal.usda.gov/food-search?component=1225



















































